Prezzi Rc auto in calo del 5% a settembre: così poco?

Prezzi Rc auto in calo del 5% a settembre: lo dice l’Ania, Associazione assicurazioni. Si pagano 326 euro senza tasse, 18 in meno rispetto ai 344 euro di settembre 2019: in media. E qui sta il problema. A Napoli, si versano magari 1.000 euro, contro i 200 di Aosta. Dipende dalle statistiche: più probabili incidenti e frodi, più in alto le tariffe.
Prezzi Rc auto in calo del 5% a settembre: 412 euro con le tasse
Il dato si riferisce al cosiddetto premio puro, cioè al netto delle imposte e del contributo al Servizio sanitario nazionale. Le tasse incidono mediamente per il 26,2%. Con le imposte, la cifra che i guidatori hanno pagato per assicurare il proprio veicolo schizza a 412 euro. A dare una mazzata terribile sono le Province, che incassano fior di quattrini con la Rca. E possono pure alzare l’aliquota.
Tariffe assicurative più basse: due motivi
Perché le Rca vanno giù? Per l’Ania, ha contribuito a tale decremento la scontistica dei premi che molte compagnie stanno applicando al rinnovo della polizza a favore degli assicurati. Per riconoscere in qualche misura il mancato utilizzo del mezzo a seguito del divieto di circolazione imposto dalle misure restrittive per la pandemia da Covid. Da settembre 2012, il premio puro è passato da 448 a 326 euro, con un calo del 27,1%.
Col lockdown, zero rischi incidenti
Va tuttavia aggiunto che c’è stato il primo lockdown: zero traffico e zero incidenti. Con zero risarcimenti. Ma davvero la riduzione tariffaria non poteva essere superiore? Possibile che in media lo sconto sia solo del 5%? I rischi di risarcimenti si sono azzerati nel blocco: gli incassi no. La Rc auto copre un rischio, la compagnia si assume il rischio incidente; se il pericolo di sinistri non c’è, non è stato assunto nessun rischio, però l’incasso del premio annuale è rimasto intatto. Di fronte a tutto questo, il 5% non pare una percentuale eclatante.