Ivass: ecco nuovo elenco con 20 siti di assicurazione falsi

false assicurazioni

Un allarme ed un avviso ai potenziali malcapitati clienti, questo ciò che ha prodotto ieri l’Ivass. L’Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni, come si legge sulle pagine del Corriere della Sera, ha messo in evidenza, con tanto di nomi e indirizzi internet, alcuni siti che vengono tacciati di avere una falsa attività assicurativa e di vendere polizze auto false.

In pratica, si segnalano ben 20 siti di prodotti assicurativi che vendevano on line le polizze, ma che risultavano false e quindi i malcapitati oltre a pagare un premio per un prodotto inesistente, si trovavano anche con la propria auto o il proprio veicolo scoperto di assicurazione, anche quella sulla Responsabilità Civile obbligatoria per circolare.

Bisogna prestare attenzione a cosa si acquista su Internet

Ciò di cui parla il Corriere della Sera e ciò che dice Ivass non è certo una novità. Le truffe su Internet sono all’ordine del giorno e occorre prestare attenzione a cosa si compera in qualsiasi settore. Ed anche quello assicurativo non fa eccezione, anzi, sono da tempo diffuse e spesso denunciate truffe e siti truffaldini che vendono polizze assicurative inesistenti.

Ed è proprio questo nello specifico ciò che con un comunicato, l’Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni ha messo in luce ieri e di cui ha trattato il Corriere della Sera. Siti Internet illegali e che hanno una attività altrettanto illegale e potenzialmente pericolosissima visto che si tratta di prodotti assicurativi molto importanti.

In tutto come anticipato, sono 20 i siti Internet di cui ha scritto l’Ivass avvertendo i consumatori che le polizze ricevute sono false e di conseguenza i veicoli non sono assicurati.

L’elenco completo dei siti truffaldini

Nello specifico l’Ivass ha prodotto l’elenco dettagliato dei siti su cui la sua indagine si è concentrata e che sono pericolosissimi. Si tratta di:

  • www.aleainsurance.org ;
  • www.ferrara-broker.it ;
  • www.assicurazioni-abate.com;
  • www.ferro-assicurazioni.it;
  • www.agenziamaltese.com;
  • www.ilcomparatore.godaddysites.com;
  • www.assicurazionirapide.com;
  • www.migliori-assicurazioni.com;
  • www.Assicurazioni-Temporanee.net ;
  • www.millionaireassicurazione.com ;
  • www.assicurazioneveloceonline.com ;
  • www.mondo-polizza.org ;
  • www.clientiagenziaprima.com ;
  • www.polizzaveloce.godaddysites.com ;
  • www.confrontapolizze.godaddysites.com ;
  • www.tbroker.org;
  • www.facilemilanoassicurazioni.com ;
  • www.treaassicurazioni.com ;
  • www.facileassicurare.weebly.com ;
  • www.zannonibroker.it .

Oltre all’elenco l’Ivass ha inserito nella sua nota tutti i consigli a chi punta al web per assicurare la propria auto. Infatti Ivass sottolinea che occorrerebbe:

  • Valutare attentamente le offerte assicurative via Internet, telefoniche o via WhatsApp;
  • Fare attenzione a polizze vendute in formula temporanea;
  • Controllare prima del pagamento del premio che le polizze siano di regolarmente autorizzate;
  • Consultare il sito www.ivass.it dove ci sono gli elenchi delle imprese assicurative legalmente operanti in Italia, anche on line;
  • Consultare anche il Registro Unico degli Intermediari in Assicurazione o l’Elenco degli Intermediari della UE;
  • Controllare anche l’eventuale presenza del sito su cui si sta comperando una polizza, negli elenchi dei siti segnalati per precedenti truffe;
  • Diffidare di eventuali richieste di pagamento del premio tramite carte ricaricabili;
  • Diffidare di siti che non riportano indirizzo della sede della società, il recapito telefonico, il numero di fax, l’indirizzo di posta elettronica certificata, il numero e la data di iscrizione al Registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi, il logo Ivass, il numero di iscrizione nel Registro dello Stato membro di origine per i siti esteri.

Ritornando al discorso di prima, sulle frequenti truffe che riguardano lo spaccato delle assicurazioni auto, con i 20 siti di cui ha dato notizia l’Ivass, dall’inizio dell’anno sono saliti a 1p6 i siti che oggi vengono chiamati in gergo della rete, “Fake”. Una impennata in questa prima metà del 2021 senza precedenti, perchp come riporta il Corriere della Sera con le parole del Presidente dell’UNM, Massimiliano Dona, in tutto il 2018 erano stati segnalati 103 siti. Se la proiezione dei dati di questa prima metà del 2021 continueranno così, si arriverà a battere il precedente primato del 2020, quando in 12 mesi furono segnalati 241 siti (nel 2021 si arriverebbe a superare i 260).